a nederlandsespanoldeutschenglishfrancais italiano
Appartamenti - Ville - Monolocali "I Faraglioni" Lipari - Isole Eolie - Case per Vacanze
unescoVilletta - Monolocale - Appartamento , sul mare ed al centro a Lipari Isole Eolie - Siciliaunesco
- mobile: +39 339 4447646 - E-Mail: info@ifaraglioni.it
Prenota o richiedi informazioni

Home - Presentazione delle Eolie - Lipari - Appartamenti a Lipari  - Le altre isole - Come raggiungere Lipari  - Immersioni  - Gite ed escursioni in barcaVulcano - Accesso autovetture alle Eolie - In giro per Lipari - Film girati nelle isole Eolie

Presentazione delle Isole Eolie

Le isole Eolie rappresentano oggi nel Mediterraneo una delle mete più ambite ed interessanti di un turismo  sempre più alla ricerca di esperienze vitali, di qualità e di unicità.

Le Eolie sono un altro mondo rispetto alle città affannate e logorate dallo stress, agli affanni del traffico, alla routine dell’inquinamento. Qui il rapporto con una natura non mortificata, è ancora immediato: la natura dei paesaggi, la estrema mutabilità del mare, il vulcanesimo con le sue episodiche manifestazioni eruttive (Stromboli) o le perduranti manifestazioni secondarie (Vulcano) e le sorgenti termali. E, insieme alla natura, la storia, la cultura, l’opera dell’uomo ispirata all’ambiente: “Le isole Eolie sono per chi viaggiatore o scienziato, le osserva, uno spaccato storico, letto attraverso gli scavi archeologici, le chiese antiche, i ruderi di case a volte raggruppate in frazioni una volta prospere, oggi deserte, le stradine strette di abitati antichi, le tradizioni, tutto un contesto architettonico – culturale, immerso in un ambiente naturale ricoperto da vegetazione endemica.

Questa esperienza le isole la possono offrire in tutte le stagioni: in quella estiva sperimentata e a volte affollata, in quella autunnale e primaverile che rivelano i loro piccoli segreti. Dal silenzio dei  vicoli , alla sonorità del mare che si infrange sugli scogli.

Le Eolie, si trovano nella parte orientale del basso Tirreno a circa 40 km dalla costa siciliana, appartengono dal punto di vista amministrativo alla provincia di Messina. L'arcipelago è composto da sette isole di origine vulcanica tutte vicine tra loro, circondate da innumerevoli scogli e numerosi isolotti che creano paesaggi e scorci singolarmente suggestivi. La vita che vi si svolge varia molto l ‘una dall’altra, si va dalla bizzarra Vulcano alla meditativa Alicudi ,passando per Lipari, Salina, Panarea, Stromboli e Filicudi.

Storia recente delle Eolie

L’economia tradizionale delle Isole Eolie, a sfondo prevalentemente agricolo si basava un tempo sulla viticoltura, che da tuttora vini rinomati quali la Malvasia (vino d.o.c.), e sulla raccolta del cappero ancora praticata. Collegata all’economia agricola era una attività commerciale marittima intesa allo smercio dei prodotti da esportazione : cioè malvasia , vini, capperi ed altri.

Dalla fine del XIX secolo a causa del declino delle attività agricole, l’asse economico delle isole Eolie si sposta verso l’industri estrattiva della pomice attuata da una serie di stabilimenti situati lungo la fascia litoranea est/nord-est dell’isola di Lipari. Detta  industria, che ha attraversato fasi di grande espansione, pur costituendo nell’immediato un discreto sbocco occupazionale nell’ambito dell’attesa di lavoro, presenta fenomeni di crisi dipendenti da una contrazione della richiesta in un mercato internazionale influenzato dalla concorrenza estera economicamente più vantaggiosa. Inoltre con l’inclusione dell’arcipelago delle Eolie nell’ambito del  Patrimonio Mondiale dell'Umanità riconosciuto dall’UNESCO l’industria estrattiva della pomice risulta in contrasto con gli indirizzi di salvaguardia naturalistica e paesaggistica delle isole Eolie, e da ultimo ne sono state sospese  le concessioni

Anche il settore peschereccio, come grossomodo l’intero comparto peschereccio che opera sui mari italiani, impoveriti nel patrimonio ittico, è attualmente in fasi di ridimensionamento – contrazione, anche a seguito di norme più restrittive circa l’uso dei vari sistemi di pesca prima fortemente utilizzati ( spadare, lenze lasche).

Quasi spente dunque o in fase di declino le risorse economiche, prospettate dalle descritte attività, si ripropone come economia fondamentale delle Eolie quella offerta dal turismo, cui le precedenti imprenditorialità dominanti possono appena rifarsi come attività indotte. 

È stato il turismo che ha permesso alle Eolie di raggiungere lo stato di benessere attuale, interrompendo la diaspora della gente eoliana verso lontani paesi che offrivano condizioni di vita migliori, e provocando, addirittura, una “inversione di tendenza” da Emigratoria in Immigratoria se non altro a livello almeno stagionale, e con un incremento demografico stagionale di residenti temporanei, richiamati dai posti di lavoro offerti dalle imprese turistiche alberghiere e di ristorazione, e provenienti sia da regioni italiane quanto dall’estero (paesi in via di sviluppo) ,o addirittura con incremento demografico permanente per motivi di lavoro o sociali o ambientali.

Lo Sviluppo turistico delle eolie 

Fra le isole minori della Sicilia, le prime ad essere interessate all’attività turistica sono state le Eolie che, già negli anni 50, ospitano gruppi di turisti provenienti da Francia, Olanda, Belgio.

A quel tempo operava la “Corda Fratres”, associazione goliardica dell’Università di Messina, che assunse l’iniziativa di istituire due Villaggi per vacanze, a Vulcano ed a Stromboli, facendovi affluire numerosi studenti universitari italiani e stranieri. A questa iniziativa pionieristica si aggiunse l’attività del Club Alpino Italiano che realizzo un rifugio sullo Stromboli e quello dell’istituto di Vulcanologia dell’Università di Catania che attrezzao una sede per i ricercatori italiani e stranieri.

Grazie all’attività convergente di queste organizzazioni, una consistente massa turistica giovanile affluì in queste due isole così eccezionalmente dotate dalla natura.

A questo primo momento, quasi avventuroso, seguì una lenta crescita e diversificazione dell’offerta turistica.

Nel 1956 troviamo a Lipari l’unica struttura alberghiera delle isole minori della Sicilia, nel 1966 si passa a 435 posti letto su tutte le isole, nel 1976 a 2058 posti letto su tutte le isole, e così in costante ascesa,l’incremento è continuato sino ad oggi.

Occorre   citare adesso il notevole contributo alla notoriètà ed allo sviluppo turistico dell’arcipelago apportato  da alcune pellicole girate negli ani 50: “Stromboli” di Roberto Rossellini, con Ingrid Bergman, e “Vulcano” del regista tedesco Dieterle , con Anna Magnani.

L’attività turistica ,anche se contenuta in un limitato periodo stagionale, ha contribuito negli anni ad arrestare il processo di calo demografico emigratorio della popolazione delle Eolie, determinando, concreti miglioramenti sociali e di standard di vita.

Ma a fronte dei citati aspetti positivi del fenomeno turistico, si registrano altresì fatti preoccupanti quali: tendenza ad una eccessiva inurbazione in alcune zone dell’isola di Lipari, fenomeni di sovraffollamento e saturazione dei servizi, delle infrastrutture e delle strutture ricettive nel periodo estivo (soprattutto nel mese di agosto), il progressivo depauperamento dei fondali marini e del patrimonio ittico, dovuto principalmente a forme di pesca praticate in maniera troppo intensiva che hanno richiesto, ai fini di una possibile salvaguardia, l’adozione di periodi di riposo biologico e di conversione di alcuni tipi di pesca ritenuti dannosi.

Esaminiamo adesso le isole  dell'arcipelago delle eolie (tranne Lipari e Vulcano che hanno una pagina a se ),  isole che amministrativamente fanno parte della Provincia Regionale di Messina, di cui costituiscono il comune di Lipari, comprendente l’isola omonima e tutte le altre (Vulcano, Panarea, Stromboli, Alicudi, Filicudi ), tranne Salina con i tre comuni di Leni, Malfa, Santa Marina Salina, insediati sulla stessa isola. Tutte sono di grande interesse geologico, archeologico, paesaggistico.

http://www.vulcanovacanze.com/index.html Sito dedicato all'isola di vulcano ed alle sue bellezze

 Salina, a seconda isola per superficie (26.8 km) e abitanti, ha forma trapezoidale, è lunga 7 km e larga 5.5 e si trova a circa 4 km a NO da Lipari. E' solcata da una valle che la divide in due gruppi di rilievi secondo l'asse N-S così che da lontano appare non come un'unica isola ma come due diverse e vicine. L'isola è divisa in tre comuni: Santa Marina, Malfa e Leni, che sono anche i tre maggiori centri abitati. Le navi e gli aliscafi fanno scalo a Santa Marina e a Rinella.

 Panarea è la più piccola delle Eolie (3.4 km) ed è anche la meno elevata (punta del Corvo, la maggiore elevazione, raggiunge i 421 m). Con Basiluzzo (0.3 km), Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera, i Panarelli e le Formiche forma un piccolo arcipelago posto circa a metà tra Lipari e Stromboli su un unico ampio basamento sottomarino. Dal punto di vista geologico Panarea è la più vecchia delle isole Eolie e fu abitata fin dal Neolitico superiore come testimoniano i ritrovamenti del giacimento della Calcara. Il paesaggio è reso più suggestivo dalla vegetazione mediterranea arricchita, in prossimità delle case, da molte specie vegetali d'importazione. E' inoltre da segnalare la presenza di alcune coppie di falchi della regina e di numerosi gabbiani reali, che nidificano sulle inaccessibili pareti delle coste occidentali. L'abitato si concentra in tre frazioni: San Pietro (luogo di approdo delle navi e degli aliscafi), Ditella e Drauto, mentre gli insediamenti turistici residenziali hanno prodotto ferite ai luoghi e con nuove costruzioni assediano ormai quanto era stato recuperato e conservato.
Basiluzzo, circa 3.5 km a nord-est, è una grossa cupola formatasi per la sovrapposizione di diverse colate laviche e sulle pareti a picco sul mare si può osservare la caratteristica laminazione. La formazione di Basiluzzo è certamente l'ultimo episodio eruttivo subacqueo nel gruppo di Panarea nella irregolare stratificazione sono inseriti livelli più scuri costituiti da ossidiana formata per il rapido raffreddamento del magma.

  Stromboli, posta all'estremità NE dell'arcipelago, ha una superficie di 12.6 km ed è alta 924 m. La sua base ha forma vagamente trapezoidale e il cono vulcanico ha la sommità (serra di Vancura) arrotondata, caratteristica dalla quale le derivò il nome di Strongyle (rotonda) che le diedero gli antichi Greci.
Il maggiore interesse dell'isola sta nella peculiarità di trovarsi, dopo circa due millenni, unica delle Eolie, in uno stato permanente di attività eruttiva, con continue esplosioni che lanciano cenere e lapilli molto belle da osservare di sera da una barca.
Strombolicchio è posto a circa un chilometro e mezzo a nord-est di Stromboli; era alto 57 m e terminava con irti pinnacoli, è stato spianato e ridotto a 49 m per costruirvi un faro. Una ripida scala, in parte ricavata nella roccia, consente così l'accesso alla spianata dalla quale si ammira il suggestivo panorama di Stromboli e delle altre isole, della Sicilia a sud e della Calabria a est. L'isolotto è abitato da gabbiani reali e lucertole, inoltre tra la rada vegetazione vi cresce l'efedra, una rara piantina che vive tra le rupi. L'interesse maggiore sono però i fondali coralliferi ricchi di forme vegetali e di comunità di attinie tra le quali la rara attinia equina.  Alcune foto dell'ultima eruzione dello Stromboli:

 Filicudi e Alicudi destano un interesse che è sicuramente derivato dalla conservazione e dal mantenimento del territorio nello stato in cui si trovava alla fine del secolo scorso. Questo certamente non per merito dell'uomo ma per l'opposto: all'abbandono dovuto alla massiccia emigrazione degli ultimi cinquant'anni, alla posizione periferica e decentrata rispetto alle altre isole, ai luoghi suggestivi ma impervi e selvaggi, alle difficoltà di raggiungerle per il flusso turistico va interamente il merito di aver reso possibile la salvaguardia dai recenti insediamenti. E' così oggi possibile avere due esempi - ma è già iniziato un processo di degradazione - dei caratteri e dell'architettura rurale eoliana che nelle altre isole è stata turbata o sconvolta dall'intervento dell'attività umana.


 Filicudi forma, con la vicina isola di Alicudi, l'estremità O dell'arco insulare delle Eolie. Ha pianta ellittica, prolungata a sud nel promontorio di capo Graziano, lunga circa 5.5 km e larga circa 3 con una superficie di 9.5 km; raggiunge la sua massima altezza (774 m) con l'edificio principale, la Fossa delle Felci, che con il suo largo perimetro costituì la quasi totalità della superficie dell'isola. A Filicudi c'è anche una strada carrozzabile, le frazioni principali sono Filicudi Porto, Valdichiesa, Ficofrande e Pecorini in quest'ultima si trova una spiaggia molto bella.
 Alicudiè una delle isole più piccole delle Eolie, ed anche la più periferica, trovandosi all'estremità occidentale dell'arcipelago. La parte emersa, un cono alto 675 m, rappresenta l'apice di una struttura vulcanica di grandi dimensioni che si sviluppa sotto il livello del mare fino ad una profondità di più di mille metri. Una caratteristica dell'isola sono i "rifriscatura", soffioni di aria alla temperatura costante di circa 7° C che vengono ancora usati dagli abitanti per la conservazione di derrate alimentari. Attualmente Alicudi è caratterizzata da una breve stagione turistica, è un'isola fatta per gli amanti del silenzio, della tranquillità più assolute e del naturismo.

IN BREVE: I PRINCIPALI LUOGHI DI INTERESSE ED ESCURSIONI NELLE ALTRE ISOLE


VULCANO (21 Kmq)
Escursioni a Vulcanello, a Capo Grillo, al grande Cratere (386 m). Giro dell'isola in barca con soste alla grotta del cavallo e a Vulcano Gelso. Visita alle Grotte dell'Allume e a tutta la zona della Baia di Levante interessata da manifestazioni fumaroliche dove le sorgenti termali sottomarine e i fanghi naturali possiedono eccezionali doti terapeutiche.  da non perdere i bagni di fango nella pozza termale.

SALINA (26,8 Kmq)
Escursione alla Fossa delle Felci (962 m), gita a Valdichiesa, al Semaforo di Pollara ed a Punta Lingua.
Giro dell'isola in auto. Giro dell'isola in barca con sosta a Punta Perciato , Pollara, Malfa.  

PANAREA (3,4 Kmq)
Escursioni al villaggio preistorico di Capo Milazzese e a Cala Junco. Visita agli isolotti di Basiluzzo, Dattilo e Lisca Bianca.
Particolarmente adatta alle esplorazioni subacquee per la limpidità del mare e la ricchezza dei fondal.i

STROMBOLI (12,6 Kmq)
Il vulcano più attivo del mediterraneo, costituisce una meta assai suggestiva per le escursioni.
Consigliabili: la "Sciara del Fuoco" in  notturna con guida al Cratere (924 m),gita in barca a Strombolicchio e Ginostra con sosta d'obbligo alla "Sciara del Fuoco". 

FILICUDI (9,5 Kmq)
Escursioni sul periplo dell'isola in barca con visita alla Grotta del Bue Marino, al faraglione "La Canna", agli isolotti dell'Elefante, di Montenassari, allo scoglio della Fortuna; visita al villaggio preistorico di Capo Graziano.

ALICUDI (5,2 Kmq)
Escursione al Filo dell'Arpa (675 m), gita allo Scoglio della Galera e al "Timpone delle Femmine". Giro in barca dell'isola.

Home - Presentazione delle Eolie - Lipari - Appartamenti a Lipari  - Le altre isole - Come raggiungere Lipari  - Immersioni  - Gite ed escursioni in barcaVulcano - Accesso autovetture alle Eolie - In giro per Lipari - Film girati nelle isole Eolie

Webcams:- StromboliLipariVulcano
link consigliati:
Iisola di vulcano spiagge e terme
http://www.vulcanovacanze.com
Appartamenti e case alle Eolie http://www.eolieappartamenti.it
Isole Eolie Francia - www.ileseoliennes.fr
Isole Eolie Svizzera - www.aeolischeinseln.ch

Hotel 3 stelle a Vulcano - hotel Conti
http://www.contivulcano.it

Hotel 3 stelle a Lipari - hotel Giardino sul Mare
http://www.giardinosulmare.it


© 2020 www.ifaraglioni.it – info@ifaraglioni.it – Lipari – Isole Eolie – Sicilia –Italia – P.I. 02636970838 – +39. 339. 4447646  –  INFO: info@ifaraglioni.it